Il Codex, che fa parte del Corpus iuris civilis voluto dall’imperatore Giustiniano per riorganizzare il sistema giuridico dell’impero, raccoglie le costituzioni imperiali da Adriano allo stesso Giustiniano. Il frammento databile alla prima metà del Trecento che qui viene presentato, comprensivo di testo e di glossa, è scritto nella tipica scrittura universitaria bolognese. Fu usato nel 1523 come coperta di alcune imbreviature dal notaio Antonio di Luca Belloni, in anni in cui si poteva ormai disporre ampiamente dello stesso testo a stampa. L’udinese Antonio Belloni fu, tra l’altro, al servizio del cardinale Domenico Grimani patriarca di Aquileia come segretario particolare. Da lui provengono anche altri frammenti di testi giuridici conservati presso l’Archivio di Stato di Udine.