Antologia di carmina del Cimbriaco dedicata al patriarca di Aquileia Nicolò Donà. Probabilmente si tratta della copia di dedica. Infatti nella parte inferiore del f. 1v, a seguito della dedica al libello, è iscritto, in corona di fiori adornata ai quattro margini di nastri, lo stemma del patriarca di Aquileia Niccolò Donà (scudo d’argento, a due fasce rosse con tre rose in capo, timbrato da mitra con due fanoni, sormontata da croce d’oro patente). Il Cimbriaco conobbe Nicolò Donà a Cividale, dove egli era maestro di scuola e il neoeletto patriarca di Aquileia aveva deciso di risiedere. Nel Cinquecento il manoscritto fu proprietà di un "Palladio" (nota di possesso sulla membrana usata per involucro: «Domini Palladij»), probabilmente il medesimo possessore anche del Marston ms. 188; fece quindi parte della biblioteca udinese della famiglia Florio – è infatti riconoscibile nell’inventario della medesima pubblicato dal Mazzatinti –; nel 1958 L.C. Witten lo acquistò a Ginevra presso Nicolas Rauch e nello stesso anno lo vendette a Thomas E. Marston, la cui collezione fu acquisita dalla Yale University Library nel 1961.