Il testo contiene diverse Questiones dibattute nell’Università di Parigi su alcune opere aristoteliche: il Methereorum liber, De celo, De anima. La parte più consistente del codice (ff. 1r-93v), che è mutilo, è occupata dalle Questiones di Pietro d’Auvergne sugli otto libri della Fisica di Aristotele. Pietro d’Auvergne († 1304), discepolo di Tommaso d’Aquino, fu uno dei principali commentatori delle opere di Aristotele negli ultimi decenni del Duecento. Sulla storia di questo codice sappiamo ben poco: abbastanza tuttavia per stabilire la sua origine parigina e il successivo utilizzo in area italiana, in particolare in Friuli. Il manoscritto proviene dal Fondo Varmo, attualmente conservato presso l’Archivio di Stato di Udine.