Il Sacramentario, che appartenne alla grande collezione di Józef Andrzej Załuski (1702-1774), venne distrutto nel corso del secondo conflitto mondiale a Varsavia, dove era stato trasferito da San Pietroburgo a seguito del Trattato di Riga (1921). Il manoscritto, noto soltanto grazie alla descrizione di Antonio Staerk, che ne pubblicò anche una riproduzione, fu probabilmente eseguito per Aquileia, dal momento che nel canto dell’Exultet (f. 53r) si fa riferimento anche al patriarca (nome abraso), oltre che a papa Leone IX (1048-1054) e a un imperatore di nome Enrico (Enrico II, 1002-1024, oppure Enrico III, 1046-1056).
Le caratteristiche paleografiche del manoscritto, come pure l’iniziale ornata dalle caratteristiche ottoniane, riconducono a Ratisbona verso il secondo terzo dell’XI secolo.