- XIV sec. in.; membr.; mm 320 × 225; ff. 17.
- Udine, Archivio di Stato, framm. 17.
Questo testo, che ebbe larghissima diffusione fin nel cuore dell’epoca moderna, è opera di Rolandino, maestro di arte notarile nello Studio di Bologna.
Maestro di arte notarile nello Studio di Bologna, Rolandino legò il suo nome a una Summa artis notariae composta nel 1255, che ebbe dapprima larghissima diffusione manoscritta e in seguito numerose edizioni a stampa. L’opera, che dà la formulazione tecnica degli atti giuridici, è suddivisa in quattro parti riguardanti nell’ordine i contratti, i testamenti, gli atti giudiziali, le copie e le rinnovazioni degli atti. I bifogli di questo codice, databile agli inizi del Trecento e utilizzato da generazioni di notai nell’esercizio della loro professione durante i secoli XIV al XV, servirono nel corso del ’500 al notaio Antonio Nicoletti da Cividale come coperta dei suoi strumenti notarili.