Attraverso la BIBLIOTECA è possibile consultare le schede di presentazione di numerosi e importanti codici che permettono di ricostruire la cultura scritta del patriarcato di Aquileia; per molti codici, inoltre, vengono messe a disposizione le riproduzioni integrali, che rendono questo sito una vera e propria biblioteca virtuale del Friuli patriarcale.

Rituale della chiesa di Lestans

  • Spilimbergo [?], 1565; membr.; mm 223 × 160; ff. I (cart.), 63, I’ (cart.). Notazione quadrata su tetragramma rosso.
  • Udine, Biblioteca Civica Joppi, Fondo Joppi, 140.

Una nota di Vincenzo Joppi avverte in merito a questo codice: «In lettera dell’ab. Giuseppe Bini arcipr. di Gemona a Gian G. Liruti di Villafredda (Gemona 12 sett. 1769) [Arch. Capit. di Udine, vol. VI, pag. 17] si conosce che il codice Ordo baptizandi appartenne prima alla chiesa di Lestans, giurisdizione de’ Savorgnani, e poscia al detto Liruti che l’avea prestato per esame al Bini unitamente ad un antico Salterio Aquilejese mss.».

Alla c. 62v si legge infatti: «Sic procurante R.do dno. presbitero Jacobo Ribano de sancto Odorico, cum essent camerarij Venutus q. Dominici Venuti, atque Petrus q. Thophuli Zophi ambo de Lestano, opus hoc confectum fuit manu Francisci Boninj Incolae Spilimbergi. MDLXV». Allo spilimberghese Bonini si deve anche la parte decorativa del codice, in perfetto ed armonico disegno e colorito.
L’antiporta, con traccie di miniatura, è stata strappata. Il primo foglio ha un elegante contorno di una lettera capitale miniata artisticamente; in essa è contenuto lo stemma della città di Udine sormontato da una mitra vescovile. Vincenzo Joppi suppone che con quello stemma il committente volesse alludere al Capitolo di Udine, nel quale si fusero la prepositura e il capitolo di Sant'Odorico al Tagliamento. Gli altri capilettere sono miniati con perizia. Al foglio ottavo si ammirava una splendida miniatura, ora guasta, rappresentante san Martino a cavallo che veste un ignudo.
Una nota sul primo risguardo avverte: «Lo scrutinio de’ fanciulli qui dentro nominato si costumò fino l’anno 1587, nel quale il Patriarca Giov. Grimani lo proibì, perché questa cerimonia si fa più brevemente nel battesimo; vuolsi che tal’ Ecclesiastica benedizione e esorcismo avesse l’origine per liberare i fanciulli dalla infestatione de’ Demonj che era frequente nel Friuli - P. N. (?)». Il secondo risguardo reca un foglio (con scrittura del sec. XV) con un elenco latino: «Necessaria pro dedicatione ecclesiae et altaris».
Paese di conservazioneItalia
LuogoUdine
BibliotecaBiblioteca Civica "Vincenzo Joppi"
Segnatura Fondo Joppi, 140
ContenutoContiene: 1. Ordo ad baptizandum puerum. 2. Incipit officium scrutinij, quod fit in quadragesima super pueros et puellas feria II, IV et IV post quartam et quintam dominicam. Secundum consuetudinem Aquilegiensis Ecclesiae. 3. Ordo ad introducendam mulierem in Ecclesiam post partum. 4. Ordo ad comunicandum infirmum. 5. Ordo ad ungendum infirmum. 6. Ordo commendationis animae. 7. Delatio corporis defuncti ad Ecclesiam. 8. De officio sepulturae parvulorum. 9. In vigilia epiphaniae. 10. Benedictio fontis tempore paschali.
LingueLatino
Materiale scrittorioPergamena
FogliI (cart.), 63, I’ (cart.)
Dimensionimm 223 × 160
Luogo di allestimentoSpilimbergo [?]
Epoca1565
Online dal6 giugno 2020
© - Istituto Pio Paschini
per la storia della Chiesa in Friuli
Via Treppo, 5/B - 33100 Udine
info@istitutopiopaschini.org
Tel. e fax: 0432 414585