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Scritto quasi certamente nell’abbazia di Admont, uno dei centri principali della riforma monastica benedettina nel XII secolo, il manoscritto entrò ben presto in uso nel monastero friulano di San Gallo di Moggio.
Il graduale è il libro che raccoglie tutti i canti del proprio della Messa, tanto che in molti casi era chiamato semplicemente “messale”. Sul dorso del ms 340 si legge ancora “Missalis antiqui pars cum notis musicis”. Il graduale di Moggio si articola nelle seguenti sezioni principali: calendario (f. 1r); tavole pasquali (f. 7r) (qui dal 1216 al 1324); graduale (f. 9r). Alla fine (f. 123v) è collocata una sezione con gli Alleluia del comune dei santi; kyriale con vari brani arricchiti da tropi (f. 127v); sequenziario con inizio a Natale (f. 136r); la massima parte è con musica. Il nostro graduale risale al 1216 o a pochi anni prima. Scritto quasi certamente nell’abbazia di Admont, esponente di spicco della riforma monastica di Hirsau, il manoscritto con altri libri liturgici dell’abbazia austriaca fu presto in uso a San Gallo di Moggio. Qui forse fu redatto il calendario le cui memorie non sempre coincidono con il santorale del graduale. In epoca moderna il libro era conservato a Venzone in casa del conte Mario del Pozzo. L’impianto liturgico è quello proprio del rito romano. La componente monastica è evidente nella scelta di alcune celebrazioni di santi e dalla condivisione di canti specifici di tradizione austriaca (Admont, Sankt Peter). I canti furono notati in origine con una scrittura neumatica in campo aperto di tipo germanico. Successivamente ci furono sostituzioni e integrazioni con notazione quadrata.