Terzo e conclusivo volume del Temporale di un Graduale che comprende anche i codici 29, 25 e 19. Nello specifico vi si trovano i canti per le messe da Pasqua alla XXIII domenica dopo Pentecoste. Le iniziali miniate poste a capo degli introiti mostrano caratteri stilistici e scelte illustrative analoghe a quelle degli altri volumi della serie. Spicca per originalità di invenzione la A di Aqua sapiencie potavit eos [f. VIv (5v)] della terza feria dopo Pasqua, dove l’asta trasversale della lettera è costituita dal corpo di due pesci sorretti al centro da una scimmia. Se dunque il pesce può avere riferimento alle parole del canto, la scimmia è un puro divertissement, come lo è nel Victricem manum tuam [f. XIv (10v)], della quinta feria, la raffigurazione di un frate con testa d’asino e libro in mano, affiancato da un grifone a costituire il corpo della lettera V. Non mancano anche qui iniziali zoomorfe come la I costituita da un canide [f. IVr (3r)] o, caleidoscopiche, quale la P di f. CXXXIr (129r) formata da un uccello in vesti umane e da un drago alato. Benché non sia possibile documentare per questo e per gli altri volumi della serie una esecuzione per il Capitolo del duomo di Udine, la maestranza qui attiva sembra partecipe delle esperienze pittoriche post-vitalesche in area friulana.