- XIV sec.; cart.; mm 210 × 150; ff. 34.
- Verona, Biblioteca Civica, 1253, b. 53/2.
Una delle fonti di maggiore rilievo, accanto alle copiose carte di carattere contabile e amministrativo, per lo studio del friulano delle origini.
Gli Esercizi di versione costituiscono, senza dubbio, un testo molto interessante dal punto di vista tipologico, per il costante confronto tra le forme e le costruzioni del latino e quelle del volgare, rappresentando, proprio per tale motivo, una delle fonti di maggiore rilievo, accanto alle copiose carte di carattere contabile e amministrativo, per lo studio del friulano delle origini. Si tratta, in particolare, di una nutrita serie di brevi testi in volgare (precisamente 81) assegnati agli allievi notai di una scuola cividalese del tempo con il compito di tradurli in latino. Meno noti degli Esercizi di versione sono i Frammenti grammaticali, un testo che offre materiali linguistici forse di minore interesse, in prospettiva romanza, ma che consente di completare il quadro nel quale operavano i maestri e gli allievi della scuola per notai di Cividale e di formulare, in ogni caso, ulteriori comparazioni tra i due registri linguistici allora in uso nello scritto. Il trattatello di grammatica è attribuito a «magister Petrus famosus grammaticae professor q. Michaelis de la Motta», personaggio presente in documenti cividalesi dal 1360 al 1393.