L’opera di Fiore dei Liberi, nota anche con il titolo Flos duellatorum e considerata come il più antico manuale italiano di tecnica della scherma, ha avuto anche recentemente un grande successo con più edizioni in facsimile. Dopo una breve introduzione in volgare, tutte le pagine sono occupate da disegni a penna, ben 296 per il codice Getty contro i 276 delle altre redazioni: quasi sempre quattro vignette per pagina, che riproducono situazioni di combattimento fra due contendenti con didascalie che spiegano i movimenti, come se si trattasse di un fumetto. L’autore è «Fior furlano de Cividale d’Austria che fo di messer Benedetto de la nobel casada de li Liberi di Premariacco de la diocesi de lo patriarchado de Aquilegia», che la scrisse a Ferrara nel 1409 su richiesta del marchese Nicolò III d’Este. Il codice appartenne alla collezione di Marcello di Santa Marina (sec. XVII, Venezia) e dal 1699 ca. a quella di Apostolo Zeno (1668-1750), che nel 1699 inviò trascrizione a Giusto Fontanini; nel 1825 entrò nella libreria di Luigi Celotti (1789-1846) per essere acquistato nel 1886 da Thomas Phillipps (1792-1872). Infine entrò in possesso dei coniugi Irene e Peter Ludwig di Colonia, passando nel 1983 al Getty Museum di Los Angeles.