- XIV sec.; membr.; mm 586 x 340; ff. II, 165, II.
- Udine, Archivio Capitolare, 24.
Il codice, che fa parte di un Antifonario in quattro volumi scritto e miniato per la chiesa napoletana di Sant’Antonio Abate a Foria, arrivò in Friuli probabilmente nella prima metà del Quattrocento.
Il codice, che contiene l’antifonario dalla Sessagesima alla domenica di Pasqua, fa parte dello stesso gruppo di corali cui appartiene anche il ms. 20 (cfr. scheda VIII.4). La ricca decorazione miniata è stata compromessa dall’asportazione di numerose iniziali. La decorazione superstite consiste in una iniziale decorata a f. 161v, una iniziale I (Isti sunt dies) a f. 92r costituita da un ibrido zooantropomorfo (un uccello con testa umana) e nove iniziali istoriate ai fogli: 5r (Miserere mei deus), cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre; 9r (Dixit dominus), Cristo appare a Davide; 14r (Secundum magnam misericordiam), Davide in preghiera; 17v (Locutus est dominus), la scena è tanto rovinata da impedire il riconoscimento iconografico; 32r (Ecce nunc tempus), una penitente, in ginocchio, si confessa presso un religioso, mentre in alto un angelo combatte con un demone e sulla destra sono visibili due incappucciati; 38v (Cor mundum crea in me), Davide in preghiera; 137v (Iustificeris domine in sermonibus), Cristo e gli apostoli; 108r (In die qua invocavi te), Cristo appare a un profeta; 160r (O mors, ero mors tua), discesa di Cristo al limbo. I fregi marginali incorniciano in molti casi le pagine e accolgono spesso in mezzo ai tralci animali, putti e ibridi, mentre nel margine inferiore dei fogli due angeli reggono lo stemma Mitte, lo stesso che compare anche negli altri corali della serie. La cromia è tutta modulata sui toni dell’azzurro, del rosa, del rosso e, più raramente, del verde. La decorazione del manoscritto è riferibile interamente alla bottega del miniatore napoletano noto come Maestro della Crocifissione di Avignone.