Questo esempio tardo di ‘liederblätt’ trasmette un compianto in lingua d’oc in memoria e lode del defunto Giovanni di Cucagna, podestà di Cividale nel 1250, poi dal 1252 ministeriale della corte del patriarca Gregorio da Montelongo con funzioni di consigliere e uomo d’arme. Verosimilmente solo poco più di un anno separa la redazione di questo ‘planh’ da quello – pure occitanico (En chantan m’aven a retraire) – scritto in memoria del patriarca, deceduto l’8 settembre 1269. «L’anonimo autore potrebbe essere tanto una delle ultime figure di poeti e musicisti oltramontani venuti a lavorare presso le corti dell’Italia settentrionale quanto un italiano che quelle tecniche aveva appreso a praticare».
Il foglio volante, coevo al componimento privo di altre attestazioni, pare ideato per una facile lettura, essendo scritto in una littera textualis dalle lettere ben individuabili. La scrittura musicale, prevista come da consuetudine per la sola prima strofa in quanto destinata a ripetersi nelle successive, è quella quadrata nera su tetragrammi tracciati in inchiostro pure nero. Del foglio, mutilo a causa del riuso quale coperta di libro, resta soltanto – preceduta dalla intitolazione En mort d’En Joan de Cucanh [In morte di messer Giovanni di Cucagna] – la prima ‘cobla’ di otto versi (metro: a10 b10 a10 b10 c10 c10 d10 d10).